Agroalimentare

Etichetta, Centinaio: «Vittoria per produttori onesti e cittadini» Coldiretti: «Italia all'avanguardia»
ROMA - «Vince il Made in Italy, vincono i produttori onesti e i consumatori che ora potranno scegliere in totale trasparenza. Niente più informazioni ingannevoli né falsi sulle nostre tavole. Lo avevamo promesso e ora portiamo a casa questo importante risultato. Ce lo avevano chiesto i cittadini, le associazioni di categoria e le nostre aziende che ogni giorno, con il loro lavoro e le eccellenze agroalimentari prodotte, portano in alto il nome del nostro Paese nel mondo. Noi siamo dalla loro parte».
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, sull’approvazione in Senato dell'emendamento al decreto legge Semplificazioni che prevede l'obbligo di etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari.
COLDIRETTI «L’Italia si pone all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori con l’etichetta di origine Made in Italy per valorizzare la produzione nazionale, consentire scelte di acquisto consapevoli ai cittadini ed impedire di spacciare prodotti stranieri come nazionali» commenta Coldiretti plaudendo al voto in Senato dell'emendamento contenuto nel decreto Semplificazione. «E’ una grande vittoria per agricoltori e consumatori per dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro» afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. «Una misura importante - continua Prandini - anche di fronte al ripetersi di scandali alimentari nell’Unione Europea dove si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in pericolo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei consumi per le difficoltà di confinare rapidamente l’emergenza». Secondo Coldiretti, resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova, ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca, ma non per i salumi, per la frutta fresca, ma non per i succhi e le marmellate, per il miele, ma non per lo zucchero.

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